Adele è una giovane brillante, lavora nell’HR (si legge eicciar come una specie di starnuto) di una multinazionale, cioè lavora all’ufficio personale per dirla in italiano. Chicco è un giovane brillante lavora nel R&D (si legge errendì come lunedì o martedì) della stessa multinazionale, quindi l’ufficio ricerca e sviluppo che poi sarebbero quelli che trovano nuove soluzioni a vecchi problemi o vecchie soluzioni a nuovi problemi.
Per uno strano gioco del destino e dell’organizzazione aziendale Adele comunica a Chicco che il rapporto di lavoro è terminato e l’azienda non può rinnovarlo.. causa mancanza fondi. Chicco si arrabbia molto. Ma la rabbia creativa porta idee.
Torna a casa e decide di mettersi in proprio, di intraprendere, cioè no. Non si dice più mettersi in proprio…si dice avvia una start up. Oggi per fare partire un’azienda innovativa ci vuole un drone (ora nelle start up c’è sempre un drone, a qualcosa servirà), inserisce LAB da qualche parte nelle proprie brochure e qualche TECH ed anche qualche BIO.
Prepara un pitch, che sarebbe una presentazione di massimo sei minuti. In questo breve tempo deve far capire tutte le cose più importanti a chi potrebbe investire su di lui. Si chiamano business angels. Oppure deve avviare una iniziativa di crowfunding e convincere migliaia di persone a puntare una piccola somma sulla sua idea. E poi c’è il vecchio e caro family funding. Cioè i soldi di mamma e papà o dei nonni.
Chicco inizia a lavorare, la stampa dà risalto alla start up innovativa (se sei un giovane che apre un bar&tabacchi non interessa a nessuno).
Parla ai convegni, ai seminari, viene invitato a testimoniare la sua strada verso il successo, insomma va alla grande. Anzi ha bisogno di persone. Adele intanto viene invitata dalla multinazionale a intraprendere una nuova sfida professionale causa riorganizzazione e rimane senza lavoro e…torna a casa carica per riaffrontare la ricerca di una nuova avventura.
Adele invia il famoso curriculum vitae con Mailchimp (piattaforma che se oggi non la conosci sei fuori gioco) a 200 aziende e si imbatte in Monster (piattaforma digitale per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro) che le sottopone una opportunità in una start up innovativa….quella di Chicco.
Viene il giorno del colloquio. Chicco e Adele contemporaneamente “Tu?” .. e giù a ridere. Menomale.
Ieri lei ha licenziato lui e oggi lui potrebbe assumere lei. Il gioco beffardo del magico mondo del lavoro.Chicco la porta nel LAB e gli fa vedere quello che fa. Adele, studi di psicologia e master HR (eicciar) si entusiasma a vedere il drone.
Chicco “vuoi provare a guidarlo?” Adele “Sì dai”.
Prende il remote control ed il LAB si trasforma in Pearl Harbour (nota località dove nella seconda guerra mondiale l’aviazione giapponese distrusse mezza flotta americana).
Chicco la ferma prima che i danni superino il valore dei beni materiali iscritti a bilancio.
Adele capisce, si scusa e girandosi colpisce la stampante a 3D che stava terminando un componente importantissimo per un cliente strategico. Vatti a fidare degli HR specialist.
Adele mortificata “Ora vado”. Chicco “No dai resta, usciamo a prendere un gelato così parliamo del tuo ruolo qui. Inizi lunedì, va bene?”
Adele “Devo guidare i droni?” tende la mano per stringere quella di Chicco. Affare fatto. Colloquio superato.
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino)e ha commentato:
PITCH & DRONE di Mark Mc Candy
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