Oggi sono diventato Presidente della Repubblica. Il più giovane di sempre. La prima persona che volevo andare a trovare è stata la mia vecchia nonna di novantadue anni. Chiaramente mi hanno portato in macchina presidenziale e guardie del corpo.
“Nonna sono diventato Presidente della Repubblica, per sette anni sarò il primo cittadino italiano”
“Dove hai parcheggiato? Che qui sotto, mi ha detto il portiere, stanno facendo le multe. Hai trovato lavoro allora. Ma non è un lavoro a tempo indeterminato? Solo sette anni? Sei sicuro? Non è che tra sette anni non ti confermano il contratto e ti trovi in mezzo alla strada?”
“Nonna, dura solo sette anni ma è un incarico prestigioso. Poi finisco. E andrò in giro per conferenze e di solito si scrive un libro di successo sicuro”
“Ah una specie di stage, ho capito. Non ti fidare. Ma non era meglio il posto nella ditta di Zio Totuccio? Potevi arrivare ad essere capo squadra con tutti i contributi in regola. Speriamo che non fai la fine della figlia del portiere che aveva risposto ad un annuncio dove dicevano che doveva seguire clienti prestigiosi e poi sai bene come è andata. Mi raccomando anche se stai lì per sette anni manda sempre in giro il curriculum che non si sa mai. E scrivilo dentro il curriculum che ora fai questa cosa della Repubblica che può fare effetto, ti fa fare bella figura. Scusa passami le pillole che stanno sul tavolo. Prima di andare via mi metti la tv su La vita in diretta?”
“Certo nonna. Ricordati che c’è Montalbano stasera.”
“Si, amore di nonna, lo so. Stasera fanno un episodio che ho già visto ma l’attore che fa Montalbano è troppo simpatico e lo rivedo volentieri.”
“Ciao nonna ti voglio un mondo di bene”
“No non le vedo Le Iene. Torna presto a trovarmi.”
Mark Mc Candy 