Eravamo più di cinquanta, tutti ammassati uno sull’altro. Chiusi non so dove. Solo un grande botola sulla nostra testa ci separava da non so cosa. Uscire da quella situazione sarebbe stato sicuramente meglio che stare tutti stretti senza poter neanche muoversi. Venivo dalla campagna come tutti gli altri. Stavamo bene in campagna. C’era tanto spazio. Poi ci hanno preso. Ci han tolto tutto e messi qui dentro.
Ad un tratto quelli che stavano sopra di me hanno iniziato a diffondere la voce che ci stavano vendendo per 25 euro. Ecco ero finito in una squallida tratta. Venduti per andare a fare cosa?
C’è stato un giorno di silenzio totale. Nessuno fiatava. Il fatto di essere in tanti tutti stretti l’uno all’altro comunque faceva sentire il respiro di ognuno.
Poi quelli di sopra hanno ricominciato a passare informazioni. Stavolta non c’erano dubbi, continuavano a ripetere una sola frase in maniera ossessiva: Insalata di riso, insalata di riso, insalata di riso.
“Ma che vuol dire insalata di riso?” chiesi ad uno accanto a me.
“Che ci stanno per usare come condimento nell’insalata di riso, siamo dei carciofini sott’olio, Bello! Te ne devi fare una ragione. O ci mettono come accompagnamento del lesso del brodo o finiamo in una insalata di riso.”
“Ma deve esserci un’altra possibilità, non può finire così”
“Guarda che siamo fortunati. Ora staremo con riso, cubetti di prosciutto cotto, olive nere, mais. Per un po’ ci divertiamo poi finirà come per ogni carciofino. Purtroppo non abbiamo scelta. Alcuni più sfortunati vengono fritti nell’olio bollente… ti va di lusso nell’insalata di riso, non ci pensare più e rotoliamoci ancora un po’ nell’olio. Dai!”
👏👏👏👏👏
"Mi piace""Mi piace"