Sono Elvira. Ho amato profondamente un ragazzo. Avevamo vent’anni. Ci bastava guardare il sole entrare nell’acqua al tramonto, rimanere con il sale addosso ed i costumi umidi per essere felici. Lo guardavo da vicino e gli vedevo il sale sulle sopracciglia. Parlava, parlava, parlava. Poi è diventato commercialista. Ogni appuntamento è diventato una scadenza. Ogni mail è diventato un invio telematico. Prima di andare in pizzeria bisogna controllare gli studi di settore.
Ogni regalo che gli faccio è un incremento del suo patrimonio netto. Ogni regalo che mi fa lui è un investimento. Una volta ordinò una borsa per me e sottovoce mi disse “ti ho preso un regalo… ma è ancora in Merce da Ricevere..è una sorpresa” “Deve ancora arrivarmi la fattura” disse tutto eccitato.
L’ultima volta che ci siamo visti mi disse “Vorrei ammortizzarti in trentanni come un bene immobile. Sono disposto ad un aumento di capitale”. Era il suo modo di dire che voleva passare il resto della vita con me.
“Mi dispiace” gli dissi “preferisco terminare qui. Non voglio diventare un onere non deducibile. E dopo l’ammortamento che farai? Mi darai in permuta per un nuovo immobile? “
Abbassò la testa e sottovoce “Ero disposto a fare un leasing..”
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