Càpita

Capita che torni a casa stanco.
Capita che un pappagallo vola non so da dove sul tuo terrazzo e non te ne accorgi.
Capita che suonano alla porta e tu pensi chi cazzo è a quest’ora.
Capita che apri e c’è una signora che dice sono qui per l’uccello.
Capita che rimani 1 minuto come un deficiente per cercare di capire.
Capita che dici come?
Capita che la signora dice mi è volato sul suo terrazzo.
Capita che dici cosa?
Capita che la signora dice il mio pappagallo.

Capita che riconosci la signora che è quella dell’enoteca sotto casa tua.
Capita che ricordi benissimo che apre la birra da 0,33 con i denti.
Capita che la tua tempesta ormonale si dissolve in un lampo.
Capita che svanisce così un sogno erotico di mezza estate.
Capita che la signora dice grazie che me l’ha fatto prendere.
Capita che tu dici si figuri per cosí poco e la vedi sparire nell’ascensore con il pappagallo tra le mani.


Pubblicato da markmccandy

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4 pensieri riguardo “Càpita

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