Sono sposata ma mi vedo da poco tempo con un altro uomo ogni sera. Lo so, lo so non è una cosa bella da dirsi. Ma è una cosa nata così senza rendercene conto. Abitiamo in palazzi vicini e non lo avevo mai notato nè salutato. Un perfetto sconosciuto.
Poi è successo qualcosa di imprevedibile.
Hanno cambiato la modalità di raccolta dei rifiuti. Sì la raccolta dei rifiuti. Una rivoluzione che ha travolto intere famiglie. Anche la mia.
Prima si buttava semplicemente la spazzatura e mio marito era l’addetto ufficiale. Tra mugugni e brontolii prendeva i sacchetti e andava giù. Metteva tutto insieme ed era facile. Non aveva bisogno di fare attenzione. Non doveva pensare. Prendeva e buttava nel cassonetto.
Un giorno il Comune ci ha avvisato che sarebbe iniziata la raccolta differenziata porta a porta. C’era da studiare orari di raccolta, tipo di rifiuti, colori diversi. Insomma una complessità che ha distrutto mio marito. Aveva iniziato anche a fare degli excel e dei power point per organizzare colori, rifiuti e orari ma le varianti erano troppe e lui ne riesce a gestire, come tutti gli uomini, una alla volta.
Il suo sguardo era perso. Lo vedevo mettere nella sua agenda i giorni di raccolta che andavano sempre a coincidere con altri appuntamenti importanti tipo calcetto o corso di inglese. Le bestemmie si ripetevano e decisi di intervenire.
“Aldo, non ti preoccupare. Mi prendo in carico io la gestione della spazzatura. Non ti posso vedere impazzire così. Mi organizzerò come ho sempre fatto. I primi tempi ci sarà da soffrire ma poi diventerà un’abitudine.”
“Grazie amore. Sarei inaffidabile con i miei impegni e non vorrei essere la causa di un richiamo dell’amministratore del condominio per smaltimento dei rifiuti sbagliato.”
Così mi sono ritrovata ad essere la “home waste manager”, cioè quella che butta la spazzatura di casa. Dunque il lunedì Organico e Vetro, il giovedì la Plastica e Metalli, la Carta il mercoledì e il venerdì, il Non Riciclabile martedì e venerdì e così via.
Dopo aver avuto questo prestigioso incarico ho incominciato di buona lena, tabella alla mano, a svolgere la mia attività con metodo e soprattutto osservando gli orari previsti.
E’ stato di lunedì sera alle 21, Aldo era a calcetto, che ho conosciuto il Garzone Rag. Valerio del civico 35. Me lo ricordo bene. Era la terza volta che smaltivo l’Organico ma per il Vetro ero alle prime armi. Sapete, quando fai la differenziata le prime volte sei sempre un pò indecisa. Hai paura di mettere qualcosa fuori posto come se mettere una bottiglia nella Carta facesse scatenare un lancio di missili nucleari tipo War Games.
Ero lì indecisa con la bottiglia in mano quando mi arrivò alle orecchie una voce ferma “Non tema! Metta pure la bottiglia lì nel bidone verde. Su, su coraggio”.
Prima di capire chi fosse buttai la bottiglia. Sentire che si frantumava su altre bottiglie mi diede grande soddisfazione. Allora mi girai e lui si presentò.
“Garzone Ragionier Valerio del civico 35 sesto piano” e tese la mano verso di me.
“Luisa Festa in Maschera del civico 33. Maschera è il cognome di mio marito. Io facevo Festa da nubile.”
“Molto lieto. Capisco che ha iniziato da poco a fare la differenziata. L’ho vista titubante sul Vetro.”
“Beh sì. Buttare la spazzatura è sempre stato un compito di mio marito ma con questa nuova direttiva del Comune ho preferito occuparmene io ed eccomi qua.”
“Quindi non ha ancora smaltito la Plastica con il nuovo regolamento?”
“Non ancora. Mi pare sia mercoledì”
“Ahi, signora Festa in Maschera. La Plastica è giovedì. Deve studiare di più.” e il ragioniere rise convinto della sua battuta e dell’aver colto in errore Luisa.
“E’ vero, che sbadata. Vado subito a ripassare. Ahahahah”
“Allora ci vediamo giovedì per smaltire insieme la Plastica?” il Garzone rag. Valerio si lanciò in una proposta trasgressiva.
“Molto volentieri. Magari potremmo fermarci qualche minuto a discutere di come vanno smaltiti certi oggetti su cui brancolo nel buio. Vedo che lei è molto preparato.
“Beh prima di venire ad abitare qui ho vissuto all’estero ed è stato lì che mi sono formato sulla differenziata.”
“Bene allora a giovedì alle 21 davanti al bidone giallo. Giusto?”
“Giusto.”
Ci girammo ed ognuno andò verso il suo portone.
Arrivò giovedì e per andare a buttare la Plastica decisi di non rimanere con gli indumenti comodi di casa. Mi curai un pò di più. Mentre mi guardavo alla specchio dissi “Luisa ma che stai facendo? Ti trucchi per andare gettare nel bidone quattro vaschette delle mozzarelle e sei bottiglie vuote di acqua Vera schiacciate da tuo marito con un rumore assordante mentre cerchi di sentire le news del TG?” “Si, mi trucco per essere più carina. Voglio che il Garzone rag. Valerio abbia una bella impressione di me”
Il ragioniere era lì ad aspettarmi con il suo sacchetto giallo in una mano e nell’altra aveva un foglio ed una scatolina.
“Buonasera, pronta per una serata in giallo?” fece lo spiritoso il Garzone.
“Sì prontissima.” Luisa mostrò orgogliosa il suo sacchetto giallo
“Mi sono permesso di portarle questo piccolo omaggio che potrà essere utile”
“Cos’è?” chiese Luisa
“E’ un filo doppio di cuoio dove sono infilati dei cubetti colorati. Vede, il colore è quello che contraddistingue il tipo di rifiuto. Giallo, Verde, Azzurro, Grigio e Marrone per Plastica, Vetro, Carta, Non Riciclabile e Organico. Su ogni cubetto sono incise le iniziali del giorno della settimana in cui vanno smaltiti i rifiuti di quel tipo. Lo metta al polso. E’ carino e utile.”
“Ragioniere lei mi confonde. Che pensiero carino. Come posso ricambiare?”
“Non vorrei essere invadente ma mi piacerebbe schiacciare le sue bottiglie di plastica”
“Veramente me le ha sempre schiacciate mio marito ma penso che non avrà nulla in contrario se me le faccio schiacciare da lei. Può venire a casa ogni giorno verso le 14,30. Le andrebbe bene?”
“Ottimo. Sono libero a quell’ora. Quante ne potrò schiacciare?”
“Sicuramente me ne può schiacciare due al giorno. Il lunedì ne possiamo schiacciare almeno tre. Però non ci mettiamo sul balcone. Sarà meglio farlo in cucina.”
“Benissimo. Vengo lunedì.” disse mimando con le mani il gesto di quando si schiaccia una bottiglia di plastica.
Così vi ho raccontato la mia relazione con il Garzone rag. Valerio. Sono mesi che viene a casa, mi schiaccia le bottiglie, buttiamo insieme carta, vetro, organico ecc… La nostra è una relazione differenziata.
Forte!!
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Che bello…andrò a buttare la mia differenziata vestita di tutto punto..In genere faccio corsa col pigiama…per fortuna sto al primo piano…Ciao grande Mark !!!
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Il tuo umorismo sottile è differente, stupendo😍
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Come al solito grande fantasia e ironia che ti lascia un sorriso sulle labbra. 👏👏👏
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Se si potesse definire con un aggettivo tipo “garbato, elegante,signorile” un racconto o un opera letteraria, ne avresti tutto il diritto per fregiarti di simili titoli.
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