Vivevo in un piccolo paese. Mi dissero di andare via per studiare. Lasciai dietro di me un paese di anziani seduti davanti alla porta di casa. Un paese senza ragazzi.
Sono andato a studiare e mi sono fatto onore. Però mi han detto di andar via per trovare un bel lavoro. Allora sono andato via ed ho lavorato. In paesi lontani da quella porta dove ho lasciato mio padre e mio nonno seduti su sedie di legno.
Intanto il mondo è cambiato. Vivo in un paese fatto di miliardi di abitanti. Si chiama Facebook. All’inizio c’erano tanti giovani, come al paese mio. Poi anche qui hanno iniziato ad andare via. Gli dicevano che ormai Facebook è per vecchi, ha perso lo smalto iniziale. Non ha più prospettive. Che prospettive vuoi avere nel vivere seduto davanti alla tua pagina come tuo nonno sulla sedia di legno davanti la porta di casa? Anche se ci sono miliardi di paesani alla fine conosci solo la signora di fronte.
Allora i ragazzi sono partiti per andare su altre piattaforme. Per esempio Instagram. Mia figlia mi dice “Papà ormai Facebook è superato. Devi fare le storie su Instagram.”
Io sono un tipo che non ha mai fatto storie. Mi han detto di andare via dal paese e l’ho fatto. Mi han detto di andar via per trovare lavoro e l’ho fatto. Ma andare a fare le storie su Instagram proprio non ci riesco. Io mi siedo davanti alla mia pagina Facebook e aspetto. Qualcuno passerà. Qualcuno con cui condividere un post lo troverò. In fondo mi basta vivere con qualche like. Mi accontento io. Se poi dovrò un giorno andar via anche da qua lo farò. Non faccio storie io.