POITIERS TROIS

Marcel ritorna à la maison con la testa immersa nei pensieri. Dalla lettera anonima che minaccia la sérénité di Poitiers per l’evento di Place Condom al pressing della bella Monique che incontrerà stasera per una promenade  intorno al lago. Da domani ci sarà da lavorare duramente per proteggere l’etoile Stille. Un lavoro di prevenzione che non aveva mai fatto. Lui era sempre arrivato après. Après un omicidio, après un incidente, après una rissa, après una rapina. Non arrivava mai avant, toujours après.

La bella Monique, la regina del double sens,  lo prende sempre in giro:

“Marcel ma è vero quel che si dice de toi?  che arrivi sempre après? Può essere trés excitant, tu sais?” e gli strizza un clin d’oeil facendo passare la punta della langue sulle labbra de droite à gauche.

Marcel è un metodico. Quando arriva a la maison fà sempre le memes choses. Appende la giacca, svuota il caricatore della pistola, allarga le gambe per détacher les balles des sous-vêtements e si va a fare la douche.

Stasera deve fare in fretta, Monique lo aspetta al bistrot per la promenade e non sarà una soirée facile. Marcel si mette davanti allo specchio e parla avec lui meme.

“Sia ben inteso, a me Monique piace parecchio ma non voglio avviare una storia che potrebbe essere anche interrotta da una mia fine prematura con un coup de feu

La sua image nello specchio si gratta vigoureusement le parti basse in segno di superstizione mentre Marcel è già dans la douche.

Boxer freschi dal cassetto della biancheria, jeans e camicia blanche. Stasera Marcel sarà un bel bocconcino per la bella Monique. Un ultimo dilemma. La camicia deve essere écluse o lasciamo un paio di bottoni aperti con il vello d’oro in evidenza per permettere a Monique di rivivere le avventure mitologiche  di Giasone?

Marcel si guarda allo specchio, dove la sua image si sta ancora grattando les balles per la iattura di prima, e decide che aujourd’hui Giasone resterà a la maison ed il vello d’oro dentro la chemise. Ora via per la route avec  la  Peugeot verso il bistrot.

Dall’altra parte de la ville i due colleghi della Gendarmerie vanno in hotel e André a casa sua discute con la moglie se andare al Carrefour o ad Auchan per fare un po’ di spesa. Ne la ville c’è un bel venticello sincero. Ci vuole un petit pull-over  sulle spalle.

In Place Condom Monique è pronta ed aspetta il suo commissaire preferito dietro i vetri del bistrot. Nel pomeriggio ha deciso di insegnare ad Annette come fare un riz-huit avec l’ENFANTS che lo sanno tutti che ci vogliono dix minutes. Che poi dicono che con l’ENFANTS si fanno beaucoup de choses ma alla fine tutti fanno il riz-huit seulement.

Eccolo Marcel. Monique vede la Peugeot lampeggiare. Esce dal bistrot ed entra nella voiture.

“Oh là là, una camicia blanche. Come stai bene mon Commisaire. Et moi?

“Bene, comme d’habitude

“Grazie mon chevalier

Mentre la Peugeot sfreccia verso il lago la radio diffonde nell’auto Une Belle Historie di Michel Fugain, Monique non ha occhi che per il suo commissaire e canta verso di lui con la tete inclinata all’indietro sul poggiatesta:

C’est un beau roman, c’est une belle histoire, C’est une romance d’aujourd’hui

Il rentrait chez lui, là-haut vers le brouillard, Elle descendait dans le midi, le midi

Ils se sont trouvés au bord du chemin, Sur l’autoroute des vacances

C’était sans doute un jour de chance, Ils avaient le ciel à portée de main

Un cadeau de la providence,  Alors pourquoi penser au lendemain

Il lago si avvicina ed in quelques minutes sono in piena promenade. La Peugeot viene lasciata sola e Marcel e Monique sono già lontani lungo il chemin illuminato attorno al lago.

“Monique non credo che ci vedremo nei prossimi jours. Da domani mattina sarò impegnato in una opération délicate  di polizia di cui non posso parlarti per questioni di sécurité. Mi farò sentire io appena possibile. Sentirò la mancanza delle tue baguettes.”

“Faccio fatica a prenderlo come un complimento ma ti conosco e transeat. E ora commissaire sei già impegnato nella operazione segreta?”

“No, da demain matin

Monique prende la mano di Marcel e la porta alla propria guancia mentre lungo il chemin illuminato l’impianto audio diffonde Tous le garcons et le filles di Francoise Hardy.

“Visto che non ci pensi tu faccio da sola”  dice à voix basse.

Marcel enfin decide di essere della partita e si allunga per l’operazione bacio. In quel momento squilla il telefono de travail. Marcel lo spegne senza vedere chi sia.

Bravò bravò mon commissaire” sussurra Monique “Tu es à moi ce soir

FINE DELLA TERZA PUNTATA

Pubblicato da markmccandy

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