IL PI GRECO

“Oggi è arrivato un nuovo bambino in classe, mi raccomando di accoglierlo con amicizia ed educazione. Forza piccolo presentati ai tuoi nuovi compagni”

“Ciao a tutti, mi chiamo Panagiotis Giannakoupulos e sono nato ad Atene in Grecia. Tutti però mi chiamano Pi Greco, è più semplice e poi gli amici lo ricordano più facilmente.

Sono  irrazionale  e nessuno è mai riuscito a frazionarmi.

L’anno scorso, alla scuola elementare di Patrasso, dovevamo fare la foto di classe e la maestra, che era una radice molto quadrata, diceva di metterci belli ordinati. Alcuni si mettevano al numeratore ed altri al denominatore. Io facevo sempre casini, forse perché ho infiniti decimali.

Mia madre è una circonferenza e mio papà è il suo diametro. Quando è arrabbiata dice che solo il prodotto tra me e papà riesce ad essere uguale a quello che fa lei”

“Bene piccolo puoi andare al posto tuo, qui al primo banco”

“Non ancora maestro sto finendo la mia presentazione. Qualche minuto ancora”

“Va bene però veloce che dobbiamo iniziare le lezioni, e poi se facciamo un tem.. cosa scriverai se ci racconti tutto ora?”

“Mia madre ha due amiche molto rette. Con una si incontrano ogni tanto in un solo punto. Si chiama Tangente. A papà non è simpatica. Dice che ha avuto problemi con la giustizia ed è meglio starle alla larga.

L’altra è venuta anche a casa, è più invadente. Quando viene a casa passa sempre per due punti, la cucina e il bagno. Con la mamma sono più intime ma papà dice che è secante e che non ci suò fidare perché fa così con tutte le circonferenze. Dice addirittura che sono infinite.

E per finire ho un fratello. Raggio è mio fratello, è la metà di mio padre. Lui è diverso da me. E’ un segmento. La mamma dice che vive tra due estremi, A e B. Io gli voglio bene. Certe volte ci moltiplichiamo ma riusciamo a fare solo la metà di quello che fa la mamma.”

“Bene grazie piccolo ora possiamo iniziare a lavorare?”

 

Pubblicato da markmccandy

da compilare

2 pensieri riguardo “IL PI GRECO

  1. se me l’avessero insegnata cosi’ la geometria e, perche’ no, anche la matematica, non avrei dovuto faticare come una mula per ottenere dei risultati decenti. sei eccezipnale, Mark.
    Poi mi dovrai spiegare come fai ad essere cosi’ leggero e volteggiante nel trattare la vita, che’ e’ questo che tu fsi nei tuoi racconti. C’e’ humor, si, ma anche tanto tanto di piu’: saggezza, amore, gentilezza. Come se tu mettessi la gravita’ della vita nel tuo fisico, lasciando libera la tua anima.
    Ad maiora e buona serata.

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