Alcune fonti istituzionali hanno parlato di un incontro riservato tenutosi oggi pomeriggio presso la Presidenza del Consiglio a Palazzo Chigi.
Verso le 15,30 è arrivata una vettura di piccola cilindrata davanti all’ingresso principale e ne è scesa una signora rubizza e sorridente dai polpacci torniti che ha salutato la piccola folla che ammirava l’architettura della sede importante di Governo.
Dopo aver aperto il portellone posteriore dell’auto ha preso un borsone scuro piuttosto pesante ed un paio di cartelline e, aiutata da alcuni militari in alta uniforme ha varcato l’imponente e austero varco da cui sono passati i più importanti uomini politici del nostro Paese.
I giornalisti che stazionano continuamente nei pressi di Palazzo Chigi per intervistare i vari ministri e il presidente Conte, quando possibile, hanno visto accendersi la luce di una finestra che non risultava essere nè quella del Consiglio dei Ministri e nè quella dello studio del Presidente. Immediatamente si è scatenata una ricerca su internet per cercare le planimetrie e capire a quale stanza corrispondesse la finestra illuminata.
Un inserviente del Palazzo che finiva il turno, passando dall’assembramento degli addetti della carta stampata, rivolgendosi ad un paio di loro ha detto:
“Ho sentito che devono prova’ a fa’ n’rimpasto de’ governo. Ho sentito er Presidente che diceva che ce vonno strumenti moderni e più adeguati. Bohhh a me nun me ne frega gnente. Tra du’ anni me ne vado n’pensione.”
Dallo stabile di fronte si vedevano chiaramente le ombre ed i profili del Presidente e quasi sicuramente della signora che era salita alle 15,30. Si capiva che la discussione era animata e il Presidente sembrava prendere appunti continuamente.
Verso le 17,45 la signora ha lasciato il palazzo ed è risalita sulla sua vettura dopo aver rimesso il borsone nel bagagliaio. Ha abbassato il finestrino e sorridendo ha sventolato un foglio dicendo ai cronisti: “il presidente non ha avuto dubbi ed ha firmato. Non posso dire nulla. Ci sarà una conferenza stampa tra pochi minuti”. E la piccola auto si è lanciata nel traffico.
I cronisti incuriositi sono corsi nella sala stampa dove, dopo pochi minuti, è apparso un sorridente Conte con un aspetto sollevato e di grande soddisfazione.
“Vi ho convocati per comunicare la sottoscrizione di un accordo quadriennale che ci consentirà di portare una grande innovazione nella complicata macchina politica. L’investimento importante è stato condiviso con i due Vice Presidenti e con il Ministro delle Finanze per le consuete verifiche sulle coperture finanziarie. Il Presidente della Repubblica ci ha sostenuto sin da quando è stato informato sulla decisione di affrontare questa sfida che ci pone all’avanguardia nell’Unione Europea in quanto, e lo dico con orgoglio, siamo i primi ad aver adottato questo strumento di preparazione, di coesione e di integrazione che ci consentirà di risolvere un sacco di problemi come per esempio quello di non fare impazzire la maionese. Potremo finalmente fare le cipolle caramellate e potremo contare su oltre 8000 ricette che prevedono la salvaguardia delle minoranze come i ciliaci, gli intolleranti al lattosio e tutte quelle persone che ancora oggi soffrono di allergie.
Uno strumento che ha visto concordi tutte le forze di Governo in quanto garantisce un tipo di alimentazione sia per le aree produttive del Paese che per quelle che hanno bisogno di svilupparsi facendo leva sulle tradizioni enogastronomiche del nostro splendido Paese. Lo strumento è il BIMBI. Da oggi l’Italia è un Paese che non è secondo a nessuno. Ma siamo andati oltre. Abbiamo preso anche il VAROMA che ci consentirà cotture diverse senza disperdere i preziosi sali minerali che sono alla base della nostra Costituzione. Abbiamo anche fatto delle prove usando la funzionalità REIMPASTO e in pochi minuti siamo riusciti ad avere risultati sorprendenti a cui ancora adesso non credo. Per il prossimo Consiglio dei Ministri faremo un risotto in massimo venti minuti e potremo dire che anche la burocrazia sarà stata sconfitta. Scusate se sono un pò commosso ma credo che questo momento verrà ricordato per sempre nei libri di cucina e di storia.
Grazie a tutti.
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