LA PISCINA

Giorgio si è concesso un weekend con la famiglia. Un agriturismo ricavato da un convento di monaci dell’anno mille immerso nel verde e situato su di una collina da cui si domina una vallata che sembra sia nata milioni di anni fa a causa della caduta di un asteroide.
Le cicale, nel pomeriggio assolato, fanno compagnia ai clienti mollemente sdraiati su lettini e sdraio sul bordo piscina.
Giorgio, nel timore di addormentarsi e coprire con il suo russare il canto delle cicale decide di buttarsi in acqua. Buttarsi è una parola grossa. Diciamo scendere con calma facendo gli scalini con attenzione per non scivolare. Ogni scalino un brivido di freddo e le spalle sollevate per illudersi di prendere le distanze dal fresco e azzurro rettangolo che per convenzione chiamiamo piscina.
Qualche minuto e Giorgio si ambienta e si muove come una grossa pantegana nella rete fognaria osservando la fauna circostante. Due coppie danesi che parlano come Giancarlo Giannini e Laura Antonelli nel film Sesso Matto dove lui fa il donatore di seme e lei una suora. Qualche milanese imbruttita alla ricerca della Fede, della Ceci, della Ludo e due bambini rompicoglioni che giocano a pallavolo schizzando e schiamazzando. Il prezzo inevitabile da pagare in piscina.
L’unica cosa da fare è mettersi in un angolo, immersi nell’acqua con la testa appoggiata sul bordo vasca e prendere il sole.
Passano pochi minuti e Giorgio vede avvicinarsi lentamente una sagoma che sembra essere una donna. La miopia e il sole rallentano la messa a fuoco. È una donna bellissima, ora la vede perfettamente.
Si ferma davanti a lui e gli sorride.
“Mó questa che vuole?” pensa Giorgio.
“Arrivato oggi?” è l’esordio della fata.
“Si si. Posto molto bello. Non ero mai stato qui. E lei?
“Io sono arrivata ieri sera con mio marito ma lui è dovuto andare via per un urgenza e ora sono sola fino a domani”
“È un peccato, mi spiace.”
“Non è la prima volta. Sono abituata. E lei è qui da solo?”
“No sono con la famiglia. Ora sono in giro per una piccola escursione. Io ho preferito restare in piscina.”
“Ha fatto bene. La vedo rilassato. Poi mi sembra che lei abbia anche un bel fisico. Complimenti.”
“Grazie. Veramente è la prima volta che mi fanno i complimenti per il fisico. Mi dicono sempre che sono grosso.”
“Eh grosso che paroloni! Secondo me lei è in sovrappeso di una trentina di chili. Giusto??”
“Si. Bravissima. Come ha fatto?”
“Adoro gli uomini in sovrappeso. Li trovo così affascinanti. Mio marito invece non vuole ingrassare. Ha questo fisico scolpito che ormai non mi dice più nulla. E mi ritrovo a desiderare un uomo in sovrappeso. È diventato il mio sogno ricorrente. Io per esempio con uno come lei ci andrei a letto senza pensarci due volte…sono stata troppo diretta?”
“No si figuri. Quando si ha un desiderio è meglio parlarne. Cosí, a titolo informativo, i miei dovrebbero rientrare tra un paio d’ore”
“Io ho la 23. Ora vado in camera e mi metto sul letto senza nulla addosso. Tra dieci minuti mi raggiunga. L’aspetto.”
“La raggiungo immantinente”
“Mi monterà?”
“La monteró….la monterò..la monterò”
“Giorgio! Giorgio! Ancora a dormire sulla sdraio stai! Avevi detto che dovevi montare la fornacella per stasera e non hai fatto niente ancora!!!”
“Ehm, gnam, gnam…la monterò..la monterò”
“Seeee la monterò. Doveva essere già montata da due ore. Non ti posso affidare niente! Niente!”

Pubblicato da markmccandy

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