Mark Mc Candy

Mark Mc Candy e non Marco De Candia…perchè?

Non lo so. O meglio lo so. A quindici anni, quando ero molto più magro, giocavo a calcio come Nino con la scarpette di gomma dura. Facevo il terzino e fluidificavo sulla fascia. I compagni, forse facendo riferimento a qualche campione scozzese dell’epoca, mi diedero questo soprannome cambiando il mio nome e cognome nella versione “scottish”. Ho continuato a fluidificare per qualche anno ancora. Il peso degli anni e dei chili non mi consentiva più di ritornare. Partivo e non tornavo. E questo nel calcio non è buono. Oggi mi diverto a vedere mio figlio Giulio che gioca ma lui e i suoi compagni fanno le “ripartenze” e non fluidificano…altro gioco, altri schemi. Quindi stando fermo ho iniziato a scrivere. Ho provato a scrivere mentre fluidificavo ma non riuscivo a tenere la penna sul foglio e venivano delle schifezze.

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