“Ehi ciao! Hai fatto colazione?”
“Sì. Latte e cereali. Tu?”
“Io uovo al tegamino per cena. Sono qui da ieri sera. Ora con il risparmio energetico ci fanno partire una volta al giorno. Forse adesso mettono il detersivo.”
“Non ti secca passare la notte tutta unta?”
“Mica è solo questo. Al piano di sopra sta un mestolo che gocciola sugo da ieri sera. Ogni tanto una goccia. Una rottura di coglioni.”
“Oggi è bella piena. Non c’è un posto. Siamo tutti stretti. Che poi così non mi arriva bene il getto dell’acqua e non riesco ad essere pulita come vorrei.”
“Lo so, lo so. A te piace quando ti passano il dito sopra e fa quel bel rumore di pulito e di sgrassato.”
“Vivo per questo. Sai che a me la pentola della pasta sta antipatica?. Si crede di essere la principessa. Si prende un sacco di spazio. Che poi potevano anche sciacquarla a mano e invece si pianta qui come un mausoleo e non riesco a parlare con i piatti.”
“Io spero sempre di essere messa vicino alle posate. Durante il lavaggio fanno casino e si divertono. Almeno guardo loro e passo il tempo.”
“Secondo te ci fanno partire subito?”
“Non ancora. Mi sembra manchi una tazzina di caffè. Quella arriva sempre per ultima. Ah eccola. Forse ora si parte.”
“Si, stanno chiudendo. Hanno messo il ciclo breve. Ci vediamo tra 40 minuti. Poi? Io vado sempre nella credenza in alto.”
“Vabbè io sempre in basso. Comunque ci vediamo al prossimo lavaggio ciao.”
OGNUNO VIAGGIA A MODO SUO
